Cerca
Richiedi un preventivoCerca
Richiedi un preventivo

Riscaldamento autonomo o centralizzato: differenze, funzionamento, pro e contro

La scelta tra riscaldamento autonomo e centralizzato è una decisione molto importante per i proprietari di case e condomini.

Entrambi i sistemi presentano differenze significative che possono influenzare i costi, l'efficienza energetica, l'impatto ambientale e il comfort degli utenti.

In questo articolo andremo ad esaminare le principali differenze tra questi due tipi di riscaldamento, analizzando i vantaggi e gli svantaggi di ciascuno, nonché le implicazioni economiche e ambientali a lungo termine.

L'obiettivo è fornire una panoramica completa che aiuti a prendere una decisione informata in base alle proprie esigenze e alla situazione del condominio.

Differenza tra riscaldamento autonomo e centralizzato

Entrambi i sistemi presentano pro e contro, con caratteristiche uniche che influenzano fortemente la scelta. Scopriamo insieme quale dei due impianti può essere più o meno conforme alle esigenze dei vari contesti abitativi.

Riscaldamento autonomo

Il riscaldamento autonomo è un sistema che prevede che ogni unità abitativa abbia una propria caldaia o pompa di calore, permettendo agli occupanti di controllare individualmente la temperatura e il funzionamento del riscaldamento.

Gli impianti tipici includono caldaie a gas, pompe di calore aria-acqua o aria-aria, e sistemi a pavimento radiante.

Riscaldamento centralizzato

Il riscaldamento centralizzato, invece, prevede un'unica caldaia o impianto di riscaldamento che serve l'intero edificio o complesso residenziale.

Questo sistema è gestito centralmente e distribuisce il calore alle diverse unità abitative attraverso una rete di tubazioni. I comuni impianti per il riscaldamento centralizzato includono caldaie a gas di grande capacità (murali o a basamento), sistemi di teleriscaldamento e impianti di cogenerazione.

Le dimensioni dell'edificio, il numero di unità abitative e le preferenze individuali degli occupanti rappresentano fattori determinanti per la scelta dell’uno o dell’altro tipo di impianto.

Vantaggi del riscaldamento autonomo

Uno dei principali aspetti positivi del riscaldamento autonomo è il controllo personalizzato della temperatura.

Gli abitanti possono regolare il riscaldamento in base alle proprie esigenze, ottimizzando il comfort e il risparmio energetico. Questo può portare a una riduzione dei relativi costi, poiché il sistema può essere acceso solo quando necessario e regolato per evitare sprechi.

In caso di problematiche o malfunzionamenti, eventuali guasti non avrebbero impatto su tutti gli interni del condominio ma solo sulla singola unità abitativa, evitando disagi all’intero palazzo. Inoltre, i gestori dei rispettivi impianti si occuperebbero direttamente della scelta e della manutenzione del proprio sistema, consentendo un maggiore controllo sulla scelta delle apparecchiature e dei professionisti ai quali affidarsi per revisioni o interventi di manutenzione.

Dal punto di vista economico, il riscaldamento autonomo può avere un impatto positivo sui costi di gestione del condominio. Poiché ogni abitazione è responsabile delle proprie spese di riscaldamento, non ci sono costi condivisi, eliminando potenziali controversie tra i condomini.

Il comfort dell'utente, infine, è un altro vantaggio significativo del riscaldamento autonomo; infatti, la possibilità di regolare la temperatura in ogni stanza grazie a valvole termostatiche e/o sistemi di termoregolazione che consente di accendere o spegnere il riscaldamento a piacimento contribuisce a un maggiore benessere abitativo.

Svantaggi del riscaldamento autonomo

Nonostante i suoi numerosi vantaggi, il riscaldamento autonomo presenta anche alcuni lati negativi.

L’investimento iniziale di installazione può essere elevato, soprattutto se si opta per sistemi avanzati come le pompe di calore. Lo spazio di installazione deve essere ricavato a discapito della superficie interna o esterna calpestabile dell’appartamento a differenza della configurazione centralizzata che ha una centrale condominiale.

Inoltre, la responsabilità individuale per la manutenzione e le riparazioni può rappresentare un pesante onere per alcuni proprietari, richiedendo tempo e risorse per garantire che il sistema funzioni correttamente. È preferibile comunque affidarsi a tecnici esperti in caso di problemi al proprio sistema di riscaldamento.

L'impatto ambientale è un’ulteriore considerazione da fare. A seconda del tipo di impianto scelto, infatti, il riscaldamento autonomo può avere un'impronta ecologica maggiore rispetto a soluzioni centralizzate più efficienti, come vedremo.

Vantaggi del riscaldamento centralizzato

Il riscaldamento condominiale centralizzato può essere vantaggioso sotto numerosi punti di vista, soprattutto nei grandi condomini.

La gestione centralizzata della manutenzione può agevolare l’organizzazione degli interventi, riducendo il carico sui singoli proprietari e assicurando che il sistema funzioni in modo efficiente o venga riparato tempestivamente.

Dal punto di vista economico, i costi iniziali di installazione del riscaldamento centralizzato sono generalmente più bassi per le singole unità abitative, poiché l'impianto è condiviso tra tutti i condomini. Questo può risultare particolarmente vantaggioso nei grandi edifici, dove le spese possono essere ripartite tra un numero elevato di unità.

L'efficienza energetica del riscaldamento centralizzato, infine, può essere superiore rispetto ai sistemi autonomi, se si utilizzano tecnologie avanzate come il teleriscaldamento la cogenerazione e impianti ibridi di alta potenza (pompe di calore e caldaie in cascata). Questi sistemi, in determinati contesti, possono ridurre significativamente le emissioni di CO2 e contribuire a un minore impatto ambientale.

Svantaggi del riscaldamento centralizzato

Uno dei principali svantaggi del riscaldamento centralizzato è, ovviamente, la minore possibilità di controllo del sistema

Gli occupanti devono spesso accontentarsi di una fascia di tempo preimpostata in cui l’impianto è attivo che potrebbe non essere ottimale per le esigenze di tutti. Negli impianti più vecchi, inoltre, dove sia attestata l’impossibilità tecnica di installazione delle termovalvole o la loro non convenienza economica, gli occupanti degli appartamenti non hanno nemmeno la possibilità di regolare la temperatura interna della propria casa, causando disagio e consumi inutili.

Inoltre, se il sistema centralizzato non è ben mantenuto o se ci sono perdite di calore nelle tubazioni di distribuzione, è facile che si verifichino potenziali inefficienze energetiche. Questo può comportare costi generali più elevati e un minore comfort abitativo.

Altro fattore importante da considerare riguarda la gestione dei costi di riscaldamento nel condominio che può diventare piuttosto complessa, con la necessità di ripartire equamente le spese tra tutti gli occupanti.

Fino a qualche anno fa, infatti, la spesa energetica veniva suddivisa tra tutte le unità abitative in base alla superficie calpestabile, indipendentemente dai consumi individuali. Di conseguenza, anche gli utenti più attenti agli sprechi pagavano la stessa cifra di quelli meno accorti.

Le nuove normative introdotte in Italia hanno fortunatamente risolto questo problema, imponendo la divisione delle spese in base ai consumi effettivi registrati dalle termovalvole.

Questo principio è stato stabilito anche dalla Corte di Cassazione con l'ordinanza n. 28282/2019, e il decreto legislativo n. 73/2020 rappresenta l'intervento più recente in merito.

Un condomino, inoltre, può decidere di passare dall’impianto centralizzato a quello autonomo, purché il distacco non causi significativi squilibri di funzionamento o aggravi di spesa per gli altri condomini, come stabilito dall’articolo 1118, comma 4, del Codice Civile.

Per poter effettuare il distacco, è necessario che un tecnico presenti una relazione che dimostri l'assenza di tali squilibri. Con questa documentazione, il condomino può procedere al distacco senza richiedere l'approvazione degli altri condomini.

Impianti riscaldamento autonomo e centralizzato: costi a confronto

Costi riscaldamento autonomo

Quando si tratta di costi, è importante considerare sia le spese iniziali di messa in opera che i costi di gestione a lungo termine.

Il riscaldamento autonomo tende ad avere oneri di installazione più elevati, soprattutto per la configurazione di impianti di alta qualità.

Tuttavia, i costi di gestione successivi possono essere più bassi, grazie alla possibilità di controllare l'uso del riscaldamento e ottimizzare l'efficienza energetica.

Costi riscaldamento centralizzato

I sistemi centralizzati, d'altra parte, presentano investimenti di partenza più bassi per singola unità.

Le spese di gestione, invece, possono essere più elevate, a causa della necessità di mantenere un sistema complesso come quello di un generatore condominiale.

Riscaldamento centralizzato con termovalvole

Vero è che, al fine di contenere le spese e ridurre - conseguentemente - l’impatto ambientale, una soluzione vantaggiosa è quella di installare su tutti i caloriferi esistenti nell’abitazione le termovalvole o valvole termostatiche.

Obbligatorie nei condominii dal 2017, regolano la temperatura di un ambiente, dosando e distribuendo il calore in modo diverso in ogni stanza in base alle necessità e alle preferenze individuali.

Queste valvole, solitamente, si impostano su una scala che va da 0 a 5 o da 0 a 10. Una volta selezionata la temperatura desiderata, la valvola si chiude automaticamente non appena la temperatura viene raggiunta nella stanza.

Quando ciò accade, il termosifone viene escluso dal sistema di riscaldamento, bloccando il flusso di calore.

Lo stesso processo avviene quando la temperatura scende: il meccanismo è automatico.

Grazie alle valvole termostatiche, è possibile risparmiare energia poiché si possono disattivare in stanze non utilizzate. Di conseguenza, i termosifoni in queste stanze rimangono spenti, mentre il riscaldamento continua a funzionare nel resto della casa, solo dove necessario.

Meglio riscaldamento autonomo o centralizzato? Considerazioni finali

L’analisi e la verifica dei singoli fattori sopra esaminati diventano imprescindibili nella scelta dell'impianto di riscaldamento.

I sistemi centralizzati moderni, ad esempio, possono offrire un'efficienza superiore, riducendo i costi energetici e l'impatto ambientale. Vero è, però, che anche i sistemi autonomi ben gestiti possono competere in termini di efficienza oltre ad offrire una maggiore flessibilità.

È bene sottolineare, in ogni caso, che è necessario rivolgersi ad aziende specializzate nel settore della climatizzazione come Vaillant che, grazie al supporto di consulenti, tecnici e professionisti esperti, potrà consigliarvi e supportarvi nella migliore opzione.

Hai bisogno di supporto? Contattaci

Non esitare a richiedere una consulenza gratuita e senza impegno. Un nostro consulente ti ricontatterà per fornirti tutti i chiarimenti necessari e per programmare un sopralluogo nella tua abitazione.

Argomenti correlati

Come funziona una caldaia a condensazione

Con questa tecnologia si riesce a recuperare l'energia termica contenuta nei fumi di scarico, che altrimenti andrebbe persa con una caldaia tradizionale.

Come funziona una pompa di calore

Funzionamento, struttura, efficienza, riscaldamento: tutto sulle pompe di calore.

Caldaie a condensazione

Scopri tutti i modelli per il riscaldamento e la produzione di acqua calda sanitaria.

Trova la pompa di calore più adatta alla tua casa

Rispondi a poche domande e scopri la pompa di calore ideale per le tue esigenze di comfort.