La climatizzazione degli ambienti domestici e lavorativi rappresenta una delle innovazioni tecnologiche che più hanno inciso sul comfort e sulla qualità della vita, specialmente durante i mesi più caldi.
Il mercato offre una vasta gamma di soluzioni, ma la distinzione fondamentale che guida la scelta dell'utente è quella tra:
- climatizzatori con unità esterna noti come sistemi “split”: sono la soluzione standard, efficiente e funzionale. Sono costituiti da una unità esterna, il motore dell’impianto, che è formata da compressore, valvola di espansione e condensatore, e un’unità interna, formata da evaporatore, ventilatore e filtro dell’aria. Si tratta di climatizzatori in pompa di calore.
- climatizzatori senza unità esterna, definiti "monoblocco": sono costituiti soltanto dall’unità interna, che in questo caso contiene tutti gli elementi dell’impianto: circuito frigorifero, ventola e compressore.
Queste due tipologie di apparecchi, pur condividendo l'obiettivo finale di regolare la temperatura di un ambiente, si basano su principi di funzionamento, architetture e logiche di installazione profondamente diverse.
Comprendere a fondo queste differenze è il primo passo per un acquisto consapevole, in grado di rispondere efficacemente alle specifiche esigenze abitative, ai vincoli strutturali e alle priorità personali in termini di prestazioni, silenziosità ed estetica.
Questo articolo si propone di esplorare in modo tecnico e informativo le caratteristiche di entrambe le soluzioni, analizzandone il funzionamento, i vantaggi e gli svantaggi, per fornire una guida chiara alla scelta del sistema di climatizzazione più adeguato.
Principio di funzionamento: due architetture a confronto
Climatizzatori con unità esterna (Split System)
Climatizzatori senza unità esterna (monoblocco)
Vantaggi e svantaggi del sistema split
Vantaggi e svantaggi del sistema monoblocco
Criteri di scelta: quale climatizzatore per quali esigenze
Climatizzatori con o senza unità esterna: guida alla scelta definitiva
Principio di funzionamento: due architetture a confronto
Alla base del raffrescamento di un ambiente c'è un principio termodinamico comune a entrambi i sistemi: il ciclo frigorifero.
Questo processo sfrutta le proprietà di un fluido refrigerante per assorbire il calore da un ambiente interno e cederlo all'esterno.
La differenza sostanziale tra un sistema split e un monoblocco risiede nella dislocazione dei componenti chiave che realizzano questo ciclo.
Analizziamo i due sistemi nello specifico.
Climatizzatori con unità esterna (Split System)
Il sistema split, come suggerisce il nome, è suddiviso in due o più unità collegate tra loro da tubazioni frigorifere ed elettriche. L'unità interna, o "split", è l'elemento installato nell'ambiente da climatizzare.
Al suo interno si trovano l'evaporatore, un ventilatore per la diffusione dell'aria trattata e i filtri per la purificazione dell'aria. L'unità esterna, invece, ospita il cuore più rumoroso del sistema: il compressore e il condensatore.
Il funzionamento è il seguente: il fluido refrigerante, allo stato gassoso e a bassa pressione, passa attraverso l'evaporatore nell'unità interna.
Qui assorbe il calore dell'aria della stanza, che viene aspirata dal ventilatore, provocando l'evaporazione del refrigerante stesso e il raffreddamento dell'aria, la quale viene poi reimmessa nell'ambiente. Il refrigerante, ora carico di calore, viene convogliato verso l'unità esterna.
Il compressore ne aumenta la pressione e la temperatura, spingendolo nel condensatore. Qui, grazie al lavoro di un secondo ventilatore che forza il passaggio di aria esterna, il refrigerante cede il calore accumulato e ritorna allo stato liquido.
Attraverso una valvola di espansione, il liquido viene poi riportato a bassa pressione e temperatura, pronto a ricominciare il ciclo nell'unità interna. Questo ciclo termodinamico permette di mantenere un ambiente fresco e confortevole.
Il posizionamento dell’unità esterna è fondamentale per garantire l’efficienza del sistema e minimizzare l’impatto acustico.
È necessario installarla in un luogo ben ventilato, protetto dagli agenti atmosferici e, se possibile, lontano da finestre o zone di soggiorno per ridurre il rumore percepito.
Climatizzatori senza unità esterna (monoblocco)
Il climatizzatore monoblocco, al contrario, integra tutti i componenti del ciclo frigorifero – compressore, condensatore ed evaporatore – all'interno di un'unica scocca installata all'interno dell'edificio.
Questa soluzione elimina la necessità di un'unità esterna, ma richiede un'interazione diretta con l'esterno per poter espellere il calore.
Questo scambio termico avviene tramite due fori praticati sulla parete perimetrale, protetti all'esterno da piccole griglie. Un foro serve per l'aspirazione dell'aria esterna necessaria a raffreddare il condensatore, mentre l'altro serve per l'espulsione della stessa aria, ormai calda.
L'aria dell'ambiente interno viene invece raffreddata passando sull'evaporatore, esattamente come in un sistema split.
Anche la gestione della condensa, il sottoprodotto naturale del processo di deumidificazione, avviene internamente: nei modelli più avanzati, l'acqua viene nebulizzata ed espulsa all'esterno insieme all'aria calda, mentre in altri viene raccolta in una vaschetta interna da svuotare periodicamente o drenata tramite un piccolo tubo.
Questi modelli possono essere fissi, da parete, o mobili.
Vantaggi e svantaggi del sistema split
I climatizzatori con unità esterna rappresentano la soluzione più diffusa e tecnologicamente matura, offrendo una serie di benefici significativi.
Vantaggi
- Efficienza energetica superiore: la separazione delle unità permette di alloggiare componenti più grandi e performanti. Questo si traduce in una maggiore efficienza energetica, testimoniata da valori di SEER (Seasonal Energy Efficiency Ratio, per il raffrescamento) e SCOP (Seasonal Coefficient of Performance, per il riscaldamento) mediamente più elevati, raggiungendo spesso le classi A++ e A+++. Un'efficienza maggiore comporta un minor consumo di energia elettrica a parità di risultato.
- Silenziosità indoor: avendo il compressore e il ventilatore del condensatore all'esterno dell'abitazione, l'impatto acustico dell'unità interna è estremamente ridotto. I modelli di punta possono operare a regimi di soli 19-22 decibel (dB), un livello di rumore quasi impercettibile, ideale per camere da letto e studi. Un esempio perfetto è rappresentato dal climatizzatore monosplit climaVAIR plus di Vaillant.
- Potenza e flessibilità: i sistemi split offrono una gamma di potenze (misurate in BTU/h) molto ampia, in grado di climatizzare da piccoli vani a grandi saloni. Esiste inoltre la possibilità di optare per sistemi "multisplit", dove una singola unità esterna di adeguata potenza può alimentare diverse unità interne (fino a 5), permettendo di climatizzare più stanze in modo indipendente, come con la soluzione di climatizzazione multisplit climaVAIR multi di Vaillant.
- Design discreto dell'unità interna: gli split interni sono diventati nel tempo oggetti di design, con spessori ridotti e linee eleganti che si integrano facilmente in diversi contesti d'arredo.
Svantaggi
- Necessità di spazio esterno: è indispensabile disporre di un balcone, di una porzione di muro esterno accessibile (può essere anche appesa) o di un tetto per poter posizionare l'unità esterna. Se si usa la macchina anche in riscaldamento occorre prevedere un convoglio della condensa anche sull’unità esterna.
Vantaggi e svantaggi del sistema monoblocco
I climatizzatori senza unità esterna propongono un approccio differente.
Vantaggi
- Soluzione per mancanza di spazio esterno: rappresenta l'unica opzione per climatizzare locali che si affacciano direttamente sulla pubblica via o che non dispongono di spazi esterni idonei, o nel quale non è possibile installare l’unità esterna sul tetto.
Svantaggi
Gli svantaggi di questa soluzione rispetto ai climatizzatori con unità esterna sono notevoli.
- Rumorosità maggiore: la presenza del compressore all'interno dell'unità si traduce inevitabilmente in un livello di rumorosità operativa superiore a quello di uno split. I valori si attestano tipicamente tra i 30 e i 50 dB, un livello incompatibile con ambienti destinati al riposo, allo studio o alla conversazione
- Efficienza energetica e potenza inferiori: l'ingegnerizzazione compatta di tutti i componenti in un unico corpo macchina pone dei limiti fisici alle dimensioni e all'efficienza dello scambiatore di calore e del compressore. Di conseguenza, a parità di classe energetica nominale, il consumo reale è spesso superiore e la potenza frigorifera massima raggiungibile è generalmente più bassa rispetto ai sistemi split.
- Ingombro e posizionamento vincolato: l'unità interna di un monoblocco è più grande e pesante di uno split, dovendo contenere l'intero sistema. Inoltre, il suo posizionamento è obbligato: deve essere installata su una parete perimetrale per permettere la realizzazione dei fori di scambio con l'esterno.
Criteri di scelta: quale climatizzatore per quali esigenze
La scelta tra climatizzatori con o senza unità esterna dipende, pertanto, da molteplici fattori ma è sempre consigliabile installare un climatizzatore con unità esterna ogni volta che le condizioni installative lo consentono.
Il climatizzatore con unità esterna (split) è particolarmente indicato quando:
- Non esistono vincoli condominiali o paesaggistici che ne vietino l'installazione.
- La priorità assoluta è la massima efficienza energetica e, di conseguenza, un minor costo in bolletta nel lungo periodo.
- Si desidera il massimo comfort acustico all'interno dell'abitazione.
- Si ha la necessità di climatizzare spazi di grandi dimensioni o più stanze, sfruttando la versatilità dei sistemi multisplit.
- Si dispone di un luogo idoneo per l'installazione dell'unità esterna.
Climatizzatori con o senza unità esterna: guida alla scelta definitiva
I climatizzatori con unità esterna (split) offrono maggiore potenza, efficienza e flessibilità, risultando la scelta d'elezione per chi non ha vincoli di installazione e ricerca le massime prestazioni energetiche e acustiche. Sono adatti a contesti più ampi e complessi, come la climatizzazione integrale di un'abitazione tramite sistemi multisplit.
Al contrario, i climatizzatori senza unità esterna rappresentano una soluzione adatta soltanto per spazi limitati e se è possibile installarli su un muro perimetrale. Tuttavia, non garantiscono le stesse prestazioni e comfort di un climatizzatore in pompa di calore con unità esterna.
La tecnologia Inverter, ormai standard su quasi tutti i modelli di entrambe le tipologie, permette di modulare la potenza del compressore in base alla reale necessità, ottimizzando i consumi.
La preferenza per gas a basso impatto ambientale come l'R32 è un altro fattore da considerare per la scelta del modello, come avviene nel climatizzatore monosplit climaVAIR exclusive VAI 5 di Vaillant.
Un'analisi attenta di questi aspetti consente di individuare la soluzione più adeguata a garantire comfort, efficienza e sostenibilità, realizzando un investimento che risponda pienamente alle proprie necessità abitative e al proprio stile di vita.
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